Superare il disturbo borderline di personalità by Valerie Porr

Superare il disturbo borderline di personalità by Valerie Porr

autore:Valerie Porr [Porr, Valerie]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Centro Studi Erickson
pubblicato: 2024-02-14T23:00:00+00:00


Scrivere una lettera di validazione

Dato che gli individui con DBP sono molto sensibili alle espressioni facciali, al linguaggio del corpo e al tono della voce, a volte scrivere una lettera può aiutarvi ad aggirare possibili cause scatenanti e a trasmettere il vostro messaggio. Leggendo le parole che avete scritto, invece di ascoltare la vostra voce o di vedervi di persona, il vostro caro ha la possibilità di concentrarsi sul messaggio, piuttosto che solo sulle emozioni che potrebbero accompagnare le vostre interazioni personali.

Validate un piccolo evento alla volta. Scegliete di validare qualcosa di piccolo, come un’emozione di cui vi accorgete, qualcosa che il vostro caro ha fatto per bene, qualcosa che ha fatto per se stesso o per voi (come lavare i piatti dopo cena, fare delle commissioni, avvertirvi che farà tardi) o i suoi sforzi per riuscire a fare qualcosa. Validate solo una situazione alla volta. Non usate la lettera come un’opportunità per validare risultati o fallimenti di altre persone, o i vostri. Usate uno stile semplice e rimanete nel presente.

Non cominciate una frase con «tu». Di solito, un individuo con DBP interpreta il pronome «tu» come fosse un dito puntato contro di lui in segno di giudizio. Quando possibile, cominciate le frasi nella forma impersonale, per esempio «Deve essere molto difficile, stressante, imbarazzante». Inoltre, potrebbe interpretare le frasi che cominciano con «tu» come un tentativo da parte vostra di controllarlo, dicendogli cosa fare o accusandolo di non essere riuscito a fare qualcosa. La frase che inizia con «tu» è un terreno scivoloso che rischia di intensificare il suo stato emotivo.

Concentratevi sull’altra persona e non su voi stessi. La lettera non si riferisce a voi in alcun modo. Tutto ciò che scrivete dovrebbe riguardare solo le emozioni e le reazioni del vostro caro e non le vostre. Una frase scritta in prima persona, per esempio «Sono molto fiero di te», non è efficace, perché si riferisce al vostro modo di sentire e di pensare, dimostra che l’altra persona ha soddisfatto le vostre aspettative o ha fatto qualcosa che ritenete accettabile. È molto più importante che sia l’altro a sentirsi bene per ciò che ha fatto, con o senza la vostra approvazione. È però possibile scrivere frasi in prima persona, per esempio: «Posso solo immaginare quanto ti sia sentito fiero di te stesso». Questa affermazione si riferisce comunque al vostro caro e consente di rinforzare l’auto validazione.

Non date consigli. Non usate la lettera di validazione come un pulpito da cui dire al vostro caro cosa dovrebbe fare, ciò di cui ha bisogno, cosa fareste voi o come risolvere un problema. Le persone con DBP non si fidano delle proprie capacità e credono di non essere in grado di risolvere i propri problemi. Nel dare consigli, si trasmette l’implicito messaggio non verbale di ritenere l’altra persona incapace di risolvere i suoi problemi da sola, rendendola così più fragile e rinforzando il suo senso di incompetenza e incapacità nell’affrontare la vita. Anche se la sua storia personale è costellata di decisioni e giudizi



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.